La grande generosità e la straordinaria preparazione atletica hanno caratterizzato una visita all’insegna della solidarietà e dell’impegno che il nostro testimonial Antonio Oro, ex paziente e finanziere, ha “restituito alla sezione di Brescia dell’Ail. E’ stata l’occasione per portare la sua testimonianza sulla battaglia combattuta e vinta contro un linfoma non Hodgkin, un’esperienza che lo ha avvicinato moltissimo allo sport e all’Ail Pescara-Teramo.

“L’idea è nata lo scorso giugno, quando la barca di Sognando Itaca è passata a Pescara – spiega Oro – Nell’occasione ho pensato di dimostrare la mia riconoscenza nei confronti di chi si prodiga, in modo assolutamente volontario, per  aiutare chi lotta contro la malattia. Il modo individuato è stato dedicare la sofferenza e il sacrificio da cui necessariamente devo passare per conquistare l’ambita medaglia della ultra maratona del Gran Sasso (una 50 km di corsa con forti pendenze). Prima di donare la medaglia al presidente di Ail Brescia, ho sottolineato che durante la mia battaglia ho conosciuto tanto dolore e sofferenza, ma allo stesso tempo  tante persone che, con passione, determinazione e forza,  si prodigavano per aiutare me. Quella forza, determinazione e passione le ho ritrovate nell’equipaggio della barca di Sognando Itaca. nell’occasione ho anche partecipato a una gara di nuoto sul Lago Maggiore finalizzata a raccogliere fondi per la ricerca contro le leucemie infantili”.

“Antonio non è solo un atleta straordinario, ma è anche un campione della solidarietà  – aggiunge il presidente Ail Pescara-Teramo Domenico Cappuccilli – Porta ovunque la sua testimonianza per ribadire l’importanza dei progressi della ricerca scientifica nella cura delle malattie ematologiche”.